Il mentire vero

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Il 8 settembre esce in Germania il mio nuovo libro: „Palermo Connection„. Un romanzo. – Un romanzo? Vuol dire tutto inventato? –  Si. E perché?

Perché ho preso a cuore quello che lo scrittore francese Louis Aragon  definiva il „mentire vero“: le mentir vrai.  Lo scrittore svela la realtà inventandola.

Certo che la mia protagonista, una donna magistrato di nome Serena Vitale (si fa chiamare Serena, perché il suo nome di battesimo è Santa Crocifissa Vitale, poveretta)  è completamente inventata. Anche il suo processo contro un ministro accusato di collaborare con la mafia è inventato. Pure il ministro è inventato. Anche il giornalista tedesco Wolfgang W. Wieneke esiste solo nella mia fantasia. E pure è tutto vero.

Per citare Umberto Eco: ”E ovvio che chi fa metafore, letteralmente parlando mente – e tutti lo sanno. Ma questo problema si ricollega a quello più vasto dello statuto aletico e modale della finzione: come si fa finta di fare asserzioni, e tuttavia si vuole asserire qualcosa di vero al di là della verità letterale.”

E proprio questo che ho voluto fare con „Palermo Connection„. Ho mentito. Per dire la verità.

P.S. Ecco il trailer per il mio libro.

(Per chi non parla tedesco, qui la traduzione del trailer: Palermo Connection. La mafia è al potere/domina Palermo/la Sicilia/ tutta l’Italia/ con terrore e stragi/e con rapporti eccellenti/ Serena Vitale, magistrato antimafia/ da la caccia ai boss/ e a chi sta dietro/la mafia è il braccio armato della politica/ Serena Vitale è sola/deve concludere il suo impegno/ perché lo deve ai morti.)

P.S. Scusate il mio italiano sempre un po‘ pressappochista.

 

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