La mia vita come test driver

Vivendo a Venezia, sono anni che non ho più una macchina,ovviamente. Anche perchè qui un posto nel garage comunale costa quanto l’affitto di un bilocale. Rinunciare a una macchina è evidente e allo stesso tempo doloroso per una persona che in un altra vita avrebbe fatto carriera come test driver. Non solo per il Geschwindigkeitsrausch, cioè la droga della velocità. Anche perchè al volante uno può bestemmiare senza riguardo, che idiota è questa, ci vuole il divieto per le donne al volante, hai visto questa capra!

Tutto questo devo soffocare quando cammino lungo le calli veneziane – anche se una grassa brasiliana mi toglie la precedenza, una brasiliana che porta i pantaloni a vita così bassa che devo notare la fessura del suo sedere.
Nel guscio protettivo di una macchina avrei adesso potuto sparlare di brasiliane grasse con pantaloni a vita troppo bassa, a Venezia mi è permesso solo di sibilare molto cortesemente „permesso!“ – e già per questo mi guardano male. Questo è uno degli svantaggi dell’esistenza senza macchina. Un altro svantaggio è che non posso cantare a squarciagola, camminando.

Per esempio questa canzone (e guardate la macchina!)



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